Paola Federici, autrice dell’articolo
Settembre, ormai le ferie sono per la maggior parte solo un ricordo. Si è ripartiti per un altro anno di lavoro, le scuole hanno riaperto le porte ed eccoci di nuovo a correre tra bambini da far alzare al mattino tra sbadigli e rimproveri, corse verso la scuola e poi al lavoro trafelati. Le donne in particolare si trovano ad avere i minuti contati, scuola, ufficio, bus, metrò, pranzi al volo, superlavoro dopo la pausa estiva, serate ancor più di corsa tra figli da recuperare, piscine e palestre dove accompagnarli, cene da preparare, figli più stanchi del mattino che strillano e litigano insofferenti dopo 8 ore tra le mura scolastiche……e poi, finalmente, si cade stanche/i tra le braccia di Morfeo, almeno si spera, se il bambino più piccolo non si sveglia in continuazione, se nessuno è febbricitante, se….se…..non si soffre d’insonnia.
Ah……un momento di quiete. Solo a leggere qui sopra forse vi è già venuta l’ansia. E come facciamo allora se ci viene l’ansia da superlavoro, superimpegni, troppi pensieri, la spesa da fare, la nonna che non sta bene e non ci può tenere il pupo, il marito fuori sede dal lunedi al venerdi…..come fare a non scoppiare dallo stress?
Alcuni consigli chiave da cui partire
1. Organizzazione: la vera base per condurre una buona giornata
Provate a tenere una piccola agenda quotidiana – cartacea o sul cellulare – dove scrivere ogni minimo impegno, da quelli importanti riguardanti il lavoro, a quelli personali o famigliari, come il piccolo da portare dal pediatra, prendere il pane, telefonare alla nonna per farle gli auguri di compleanno, inviare mail per la lettura del gas…e cosi via. Meglio se a fianco dell’incombenza segnate anche l’ora indicativa in cui pensate di portarla a termine. Man mano che eseguite nel corso della giornata, tirate una riga sull’incombenza effettuata. Il gesto di cancellarla sarà un sollievo, vi darà la sensazione di aver fatto qualcosa che ora non vi frullerà più per la testa, non vi tormenterà più.
“, perciò potete vivere la giornata con una sensazione di maggior leggerezza, perchè avete segnato tutto ciò che occorreva ricordarsi.
Il segreto dell’agenda è quello di scrivere tutto, ma davvero tutto ciò che avete intenzione di fare: la bolletta da pagare, la telefonata doverosa, la riunione col capo, il mazzo di fiori per la moglie, e cosi via.
Se per caso qualche incombenza rimane inevasa, riportatela come prima cosa da fare nel giorno e nella pagina successiva. E’ importante voltare la pagina e non vedere quella del giorno precedente, perchè la sensazione sarà quella di cominciare qualcosa di nuovo, come, appunto, una nuova giornata e un nuovo mattino.
2. Bambini: poche regole ma chiare
Se non volete bambini capricciosi di primo mattino, evitate di accendere la tv! In molte famiglie il primo gesto che al mattino si fa, quasi inconsapevole è il clic del telecomando.
Lasciate invece un bel silenzio di fondo, al mattino si ha bisogno di decollare con calma, di seguire un po’ il proprio ritmo, senza baccano, musiche e voci assordanti come quelle della pubblicità. Niente radio e tv, niente tablet, niente video, niente cellulari, niente sollecitazioni eccessive e invasive.
Cominciate la giornata con un bel respiro profondo e insegnatelo ai vostri bambini. Fin che si può, davanti alla finestra aperta.
Svegliatevi in tempo per fare tutto con calma e svegliate i bambini con anticipo.
Sono sempre troppi i bambini e gli adolescenti che non fanno la colazione del mattino. Perchè non c’è tempo ! Pazzesco, basta alzarsi 10 minuti prima…voi per primi , date l’esempio. E fate colazione insieme. Appunto, date l’esempio.
Hanno sonno? Mandateli a letto prima la sera prima. Semplice no? Non vogliono andare a letto prima? Il problema è vostro, non dei bambini. Parlatene tra voi, cari mamma e papà e trovate in accordo una soluzione accattivante. Via le tv dalle camere da letto, soprattutto da quelle dei bambini, una bella favola e un buon libro e all’ora stabilita si spegne la luce. Ecco fatto. Strillano? piangono? fanno scenate? non date ascolto, lasciateli perdere, non rispondete, tempo due sere si adegueranno.
3. Non siate perfetti, accettate di non arrivare a fare tutto
Perchè siete sempre di corsa, in ansia col tempo che scorre via, siete uscite/i dall’ufficio e avete la spesa da fare. Se domani è sabato la farete domani. Imparate a rimandare invece di correre sempre.
Nella lista delle incombenze quotidiane, marcate con un asterisco solo le priorità, quegli impegni che devono essere assolutamente portati a termine entro la giornata. Gli altri lasciateli per i giorni successivi nell’arco della settimana. Imparare a distinguere le vere prorità da ciò che non è fondamentale, vi regalerà del tempo libero per voi, da trascorrere in famiglia o dedicandovi ai vostri interessi personali, a uno sport, a giocare coi bambini, a una serata fuori con gli amici.
Se è tardi e proprio non ne avete voglia di fare la fila al supermercato, decidete per il no. Concedersi un “non ce la faccio” di tanto in tanto può fare solo bene. Una bella sensazione di libertà, di potersi concedere ciò che si ha voglia. Mangerete pane e mortadella per una sera, o vi inventerete qualcosa con gli avanzi della sera prima, o la frittatina di emergenza con qualche scatoletta da finire di sottaceti. Non c’è pane? le gallette di riso andranno bene lo stesso. L’importante è non creare forzature, evitare se solo è possibile, di essere all’altezza della tabella di marcia, scritta in precedenza, ma che potete permettervi di by-passare ogni tanto.
La bella sensazione è quella di non essere dei robot, di non essere alienati, di avere un po’ di tempo solo per voi.
E quando i bambini sono a letto: una bella tisana nel silenzio della sera inoltrata, un film che da tempo volevate vedere, un bagno caldo e profumato immersi nella schiuma fino al collo, l’incenso che brucia sul bordo della vasca, le candeline profumate. Ascoltatevi, accogliete il rilassamento che arriva nel corpo e, gradualmente, anche nella vostra mente.
Dedicatevi , dopo averli imparati, a esercizi psicofisici che vi fanno recuperare le energie buone: training autogeno, yoga, mindfulness, meditazione.
4. Ditevi messaggi positivi: siate ottimisti
La vita va vissuta per come si presenta. Certamente i progetti e gli obiettivi sono il sale dell’esistenza, ma non bisogna esagerare e diventare schiavi dei propri obiettivi.
Vivere nel presente aiuta a sentirsi bene: evitiamo di guardarci sempre indietro, il passato ormai è andato, continuare a pensare indietro a ciò che non abbiamo fatto ci porta solo rammarichi. A che pro? I rammarichi non portano a nulla di fatto.
Evitiamo anche di proiettarci sempre e solo nel futuro, vivendo di sogni, speranze, obiettivi esagerati che non raggiungeremo mai. E’ un modo per essere perennemente scontenti e insoddisfatti di quello che siamo e di ciò che abbiamo.
Fermiamoci ogni tanto. Siano nel presente. Ascoltiamoci, osserviamoci mentre stiamo vivendo l’attimo, degustiamo il momento…..la gioia arriva per cose semplici, quotidiane.
5. E se qualcosa va storto…fa parte della vita, inutile arrabbiarsi
Fa parte della vita che qualcosa ogni tanto non vada come noi speravamo. E allora? se possiamo rimediare facciamolo, e subito. Se ormai non possiamo più farci niente, non ci rimane che accettare l’accaduto, anche se spiacevole o non corrispondente alle nostre aspettative.
Poi giriamo pagina, è probabile che il giorno successivo ci appaia molto diverso, migliore e le cose vadano per il verso giusto. Talvolta solo perchè siamo rilassati, tranquilli, magari quel colloquio di lavoro che ci avevano annullato va a gonfie vele il giorno seguente.
Cosa c’è di psicologico in tutto questo? C’è tutta la nostra mente nell’affrontare il mondo, ci sono le nostre convinzioni, o semplicemente le abitudini acquisite negli anni, spesso quelle di derivazione culturale, dalla nostra famiglia di origine. Il nonno andava a comprare le paste la domenica mattina e noi ci sentiamo obbligati a fare lo stesso…con la differenza che non saranno forse apprezzate come 40 anni fa, perchè i tempi sono cambiati, perchè siamo quasi tutti a dieta per evitare il sovrappeso, perchè anche i bambini sono sovralimentati e il freezer è sempre pieno di gelati. Il vassoio di paste che faceva la felicità di noi adulti allora bambini , lascia indifferenti i bambini di oggi che non fanno più la voglia di nulla….
E allora viviamo nel nostro presente, non cerchiamo di riproporre il passato per forza, rischiamo la delusione.
Ecco alcune delle motivazioni che ho trovato alla base dello stress, della vita superimpegnata dei nostri giorni, delle alienazioni che non sempre sono imposte e obbligate, ma che talvolta ripetiamo senza riflettere, tanto da cadere dentro alle nostre abitudini, come se fossero obblighi.
Distinguiamo le abitudini, gli obblighi veri da quelli costruiti artificialmente, dai messaggi pubblicitari più o meno evidenti, talvolta messaggi subliminali, capaci di farci sentire adeguati o in colpa, allineati col mondo….ma quale mondo? voluto da chi?
In fondo il mondo è quello che noi creiamo, costruiamo, ci meritiamo, ogni giorno della nostra vita. Impariamo allora a vivere giorno per giorno.
Per essere un po’ più liberi dentro, meno affaticati, per allontanare gli stress inutili, le fatiche non necessarie e per vivere positivamente quelle utili.
Paola Federici