Di ritorno dalle ferie come riprendere il ritmo quotidiano ?

i         Paola Federici, autrice dell’articolo

Settembre, ormai le ferie sono per la maggior parte solo un ricordo. Si è ripartiti per un altro anno di lavoro, le scuole hanno riaperto le porte ed eccoci di nuovo a correre tra bambini da far alzare al mattino tra sbadigli e rimproveri, corse verso la scuola e poi al lavoro trafelati. Le donne in particolare si trovano ad avere i minuti contati, scuola, ufficio, bus, metrò, pranzi al volo, superlavoro dopo la pausa estiva, serate ancor più di corsa tra figli da recuperare, piscine e palestre dove accompagnarli, cene da preparare, figli più stanchi del mattino che strillano e litigano insofferenti dopo 8 ore tra le mura scolastiche……e poi, finalmente, si cade stanche/i tra le braccia di Morfeo, almeno si spera, se il bambino più piccolo non si sveglia in continuazione, se nessuno è febbricitante, se….se…..non si soffre d’insonnia.

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Ah……un momento di quiete. Solo a leggere qui sopra forse vi è già venuta l’ansia. E come facciamo allora se ci viene l’ansia da superlavoro, superimpegni, troppi pensieri, la spesa da fare, la nonna che non sta bene e non ci può tenere il pupo, il marito fuori sede dal lunedi al venerdi…..come fare a non scoppiare dallo stress?

Alcuni consigli chiave da cui partire

1. Organizzazione:  la vera base per condurre una  buona giornata la sveglia

Provate a tenere una piccola agenda quotidiana – cartacea o sul cellulare – dove scrivere ogni minimo impegno, da quelli importanti riguardanti il lavoro, a quelli personali o famigliari, come il piccolo da portare dal pediatra,  prendere il pane, telefonare alla nonna per farle gli auguri di compleanno, inviare mail per la lettura del gas…e cosi via.  Meglio se a fianco dell’incombenza segnate anche l’ora indicativa in cui pensate di portarla a termine. Man mano che eseguite nel corso della giornata, tirate una riga sull’incombenza effettuata. Il gesto di cancellarla sarà un sollievo, vi darà la sensazione di aver fatto qualcosa che ora non vi frullerà più per la testa, non vi tormenterà più.

“, perciò potete vivere la giornata con una sensazione di maggior leggerezza, perchè avete segnato tutto ciò che occorreva ricordarsi.

Il segreto dell’agenda è quello di scrivere tutto, ma davvero tutto ciò che avete intenzione di fare: la bolletta da pagare, la telefonata doverosa, la riunione col capo, il mazzo di fiori per la moglie, e cosi via.

Se per caso qualche incombenza rimane inevasa, riportatela come prima cosa da fare nel giorno e nella pagina successiva. E’ importante voltare la pagina e non vedere quella del giorno precedente, perchè la sensazione sarà quella di cominciare qualcosa di nuovo, come, appunto, una nuova giornata e un nuovo mattino.

2. Bambini: poche regole ma chiare

Il sonno tranquillo del bambino

Il sonno tranquillo del bambino

Se non volete bambini capricciosi di primo mattino, evitate di accendere la tv! In molte famiglie il primo gesto che al mattino si fa, quasi inconsapevole è il clic del telecomando.

Lasciate invece un bel silenzio di fondo, al mattino si ha bisogno di decollare con calma, di seguire un po’ il proprio ritmo, senza baccano, musiche e voci assordanti come quelle della pubblicità. Niente radio e tv,  niente tablet, niente video, niente cellulari, niente sollecitazioni eccessive e invasive.

Cominciate la giornata con un bel respiro profondo e insegnatelo ai vostri bambini. Fin che si può, davanti alla finestra aperta.

Svegliatevi in tempo per fare tutto con calma e svegliate i bambini con anticipo.

stanchi già al mattinoSono sempre troppi i bambini e gli adolescenti che non fanno la colazione del mattino. Perchè non c’è tempo ! Pazzesco, basta alzarsi 10 minuti prima…voi per primi , date l’esempio. E fate colazione insieme. Appunto, date l’esempio.

Hanno sonno? Mandateli a letto prima la sera prima. Semplice no? Non vogliono andare a letto prima? Il problema è vostro, non dei bambini. Parlatene tra voi, cari mamma e papà e trovate in accordo una soluzione accattivante. Via le tv dalle camere da letto, soprattutto da quelle dei bambini, una bella favola e un buon libro e all’ora stabilita si spegne la luce. Ecco fatto. Strillano? piangono? fanno scenate? non date ascolto, lasciateli perdere, non rispondete, tempo due sere si adegueranno.

3. Non siate perfetti, accettate di non arrivare a fare tutto

Perchè siete sempre di corsa, in ansia col tempo che scorre via, siete uscite/i dall’ufficio e avete la spesa da fare. Se domani è sabato la farete domani. Imparate a rimandare invece di correre sempre. 

Nella lista delle incombenze quotidiane, marcate con un asterisco solo le priorità, quegli impegni che devono essere assolutamente portati a termine entro la giornata. Gli altri lasciateli per i giorni successivi nell’arco della settimana. Imparare a distinguere le vere prorità da ciò che non è fondamentale, vi regalerà del tempo libero per voi, da trascorrere in famiglia o dedicandovi ai vostri interessi personali, a uno sport, a giocare coi bambini, a una serata fuori con gli amici.

relaxSe è tardi e proprio non ne avete voglia di fare la fila al supermercato, decidete per il no. Concedersi un “non ce la faccio” di tanto in tanto può fare solo bene. Una bella sensazione di libertà, di potersi concedere ciò che si ha voglia. Mangerete pane e mortadella per una sera, o vi inventerete qualcosa con gli avanzi della sera prima, o la frittatina di emergenza con qualche scatoletta da finire di sottaceti. Non c’è pane? le gallette di riso andranno bene lo stesso. L’importante è non creare forzature, evitare se solo è possibile, di essere all’altezza della tabella di marcia, scritta in precedenza, ma che potete permettervi di by-passare ogni tanto.

La bella sensazione è quella di non essere dei robot, di non essere alienati, di avere un po’ di tempo solo per voi. 

candelinaE quando i bambini sono a letto: una bella tisana nel silenzio della sera inoltrata, un film che da tempo volevate vedere, un bagno caldo e profumato immersi nella schiuma fino al collo, l’incenso che brucia sul bordo della vasca, le candeline profumate. Ascoltatevi, accogliete il rilassamento che arriva nel corpo e, gradualmente, anche nella vostra mente.

Dedicatevi , dopo averli imparati, a esercizi psicofisici che vi fanno recuperare le energie buone: training autogeno, yoga, mindfulness, meditazione.tramonto

4. Ditevi messaggi positivi: siate ottimisti

La vita va vissuta per come si presenta. Certamente i progetti e gli obiettivi sono il sale dell’esistenza, ma non bisogna esagerare e diventare schiavi dei propri obiettivi.

Vivere nel presente aiuta a sentirsi bene: evitiamo di guardarci sempre indietro, il passato ormai è andato, continuare a pensare indietro a ciò che non abbiamo fatto ci porta solo rammarichi. A che pro? I rammarichi non portano a nulla di fatto.

Evitiamo anche di proiettarci sempre e solo nel futuro, vivendo di sogni, speranze, obiettivi esagerati che non raggiungeremo mai. E’ un modo per essere perennemente scontenti e insoddisfatti di quello che siamo e di ciò che abbiamo.

Fermiamoci ogni tanto. Siano nel presente. Ascoltiamoci, osserviamoci mentre stiamo vivendo l’attimo, degustiamo il momento…..la gioia arriva per cose semplici, quotidiane.

5. E se qualcosa va storto…fa parte della vita, inutile arrabbiarsi

stanco da lavoroFa parte della vita che qualcosa ogni tanto non vada come noi speravamo. E allora? se possiamo rimediare facciamolo, e subito. Se ormai non possiamo più farci niente, non ci rimane che accettare l’accaduto, anche se spiacevole o non corrispondente alle nostre aspettative.

Poi giriamo pagina, è probabile che il giorno successivo ci appaia molto diverso, migliore e le cose vadano per il verso giusto. Talvolta solo perchè siamo rilassati, tranquilli, magari quel colloquio di lavoro che ci avevano annullato va a gonfie vele il giorno seguente.

Cosa c’è di psicologico in tutto questo? C’è tutta la nostra mente nell’affrontare il mondo, ci sono le nostre convinzioni, o semplicemente le abitudini acquisite negli anni, spesso quelle di derivazione culturale, dalla nostra famiglia di origine. Il nonno andava a comprare le paste la domenica mattina e noi ci sentiamo obbligati a fare lo stesso…con la differenza che non saranno forse apprezzate come 40 anni fa, perchè i tempi sono cambiati, perchè siamo quasi tutti a dieta per evitare il sovrappeso, perchè anche i bambini sono sovralimentati e il freezer è sempre pieno di gelati. Il vassoio di paste che faceva la felicità di noi adulti  allora bambini , lascia indifferenti i bambini di oggi che non fanno più la voglia di nulla….

town-sign-1148092__180E allora viviamo nel nostro presente, non cerchiamo di riproporre il passato per forza, rischiamo la delusione.

Ecco alcune delle motivazioni che ho trovato alla base dello stress, della vita superimpegnata dei nostri giorni, delle alienazioni che non sempre sono imposte e obbligate, ma che talvolta ripetiamo senza riflettere, tanto da cadere dentro alle nostre abitudini, come se fossero obblighi.

Distinguiamo le abitudini, gli obblighi veri da quelli costruiti artificialmente, dai messaggi pubblicitari più o meno evidenti, talvolta messaggi subliminali, capaci di farci sentire adeguati o in colpa, allineati col mondo….ma quale mondo? voluto da chi?
In fondo il mondo è quello che noi creiamo, costruiamo, ci meritiamo, ogni giorno della nostra vita. Impariamo allora a vivere giorno per giorno.

Per essere un po’ più liberi dentro, meno affaticati, per allontanare gli stress inutili, le fatiche non necessarie e per vivere positivamente quelle utili.

Paola Federici

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L’Ipnosi, facciamo chiarezza

L’Ipnosi, avere le idee chiare
A cosa serve e quando funziona?

L’ipnosi viene utilizzata nei casi di traumi irrisolti, che possono causare blocchi, nelle fobie, nelle paure intollerabili che bloccano per esempio un esame, che creano un’ansia insormontabile e incontrollabile. Personalmente preparo il paziente dapprima con alcune sedute di training autogeno, che sono un valido apprendimento della metodologia. In seguito, e solo per alcune situazioni specifiche  propongo una o alcune sedute ipnotiche.

Esempi di successo delle sedute di Ipnosi
Superamento di blocchi negli esami, controllo dello stato ansioso in colloqui di lavoro, superamento di fobie (claustrofobia, cioè la paura dei luoghi chiusi, da quelli dove non si può fuggire, come l’ascensore, la metropolitana, il bus, le sale di riunione), la fobia di trovarsi chiusi in aereo.
Anche nel campo delle dipendenze può ottenere risultati: in particolare per smettere di fumare.

Condizione necessaria è la motivazione del paziente a uscire dalla situazione di dipendenza o di disagio. Senza la motivazione di base del paziente stesso (non solo dei familiari), l’ipnosi non ha molto effetto, soprattutto se l’utente ha aspettative come se la situazione si risolvesse “per magia”, indipendentemente da lui.

Di solito si fanno almeno due incontri – il primo conoscitivo, il secondo di approccio alle tecniche di rilassamento – per capire se il paziente è ricettivo  alla tecnica ipnotica e se sia soprattutto motivato al cambiamento.

L'ansia prima di un esame

L’ansia prima di un esame

La dott.ssa Paola Federici ha conseguito il Master in Ipnosi clinica al Corso post laurea presso l’Ospedale San Carlo di Milano. La utilizza da anni nelle sedute di psicoterapia con buoni risultati.

Per informazioni senza impegno tel. alla dott.ssa al 339.4632424 oppure lasciare messaggio vocale allo 02.9055510. Scrivere una mail a : paolafedera@gmail.com

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Scrivono di me “Il Ticino” 3 giugno 2016

Paola Federici in Biblioteca a Binasco , spiega il significato dei disegni dei bambini invitata dall’Università del Tempo Libero

Da "Il Ticino" Pavia 3 giugno 2016

Da “Il Ticino” Pavia
3 giugno 2016

Il settimanale “Il Ticino” di Pavia ha dedicato un articolo  nel numero del 3 giugno 2916 alle conferenze della dott.ssa Paola Federici come docente all’UTL (Università del Tempo Libero) , tenute di recente presso la biblioteca comunale binaschina.

L’articolo riporta i contenuti di psicologia infantile e di interpretazione psicologica del disegno delucidati dalla psicologa, che ha spiegato  come e perchè siano preziosi strumenti per i genitori, gli insegnanti,  gli educatori per capire i bambini fin dalla prima infanzia.

Dott.ssa Paola Federici in conferenza (Milano)

Dott.ssa Paola Federici in conferenza

Seconda parte dll'articolo

Seconda parte dell’articolo

Paola Federici Psicologa in Biblioteca a Binasco

Paola Federici Psicologa in Biblioteca a Binasco

La dott.ssa Paola Federici ha annunciato  di proseguire i suoi interventi per l‘UTL anche l’anno prossimo. Il pubblico potrà partecipare liberamente, trattandosi di conferenze serali. Le date saranno in calendario  dell’UTL di Binasco dal prossimo autunno.

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http://www.lenuovemamme.it/una-serata-compagnia-della-dott-ssa-paola-federici/

Condividiamo con piacere questo articolo di una serata dedicata ai genitori degli alunni della scuola Europa di viale Majno a Milano.

Riportiamo qui l’articolo scritto dal giornalista che ha curato la serata insieme alla Preside e agli insegnanti. Grazie al numeroso pubblico che ha partecipato.

Una serata in compagnia della Dott.ssa Paola Federici

Giovedì 22 maggio alle ore 21,00, presso la Scuola Europa di Viale Majno 39 a Milano, sarà possibile prendere parte a una “tavola rotonda” in compagnia della dottoressa Paola Federici.

paola federici 3Nel contesto di un progetto di Scuola aperta al territorio, tutti i genitori, docenti e operatori del settore educativo potranno partecipare alla presentazione dei temi sviluppati dalla psicologa e psicoterapeuta sull’analisi dei disegni dei bambini.
La presentazione sarà supportata da slides con disegni a titolo esemplificativo, creando così un percorso sintetico ma coinvolgente e interattivo con il pubblico: cosa significa riempire tutto lo spazio del foglio o lasciarlo vuoto, l’importanza del disegno della figura umana, come osservare il tracciato e i colori, da quale età i disegni ci danno informazioni sull’emotività del bambino e sulle sue fasi di sviluppo. Al termine della serata, sarà lasciato spazio per le domande dei genitori presenti che potranno così confrontarsi direttamente con la Dottoressa Federici.

E’ solo l’inizio di un progetto che la Scuola Europa vuole mettere a disposizione non solo della propria utenza, ma anche della zona e della città, perché oggi più che mai è importante che la Scuola si apra ai bisogni del territorio. Bisogna che si ponga in attento ascolto delle necessità e si proponga come “animazione innovativa” in un periodo in cui sembra che l’educazione abbia bisogno di nuovi stimoli e strumenti.
Genitori e docenti potrannoattingere a queste proposte a partire dal nuovo anno scolastico, in cui verrà proposto un calendario di iniziative e di ricette a servizio dell’educazione e del futuro dei bambini d’oggi, futuri uomini e donne di domani.
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La partecipazione alle “tavole rotonde” è gratuita ma limitata alle disponibilità di posti.

Paola Federici è psicologa psicoterapeuta, scrittrice e giornalista.
Ha fondato  il Centro Psicologico di Binasco (Milano).  Ha scritto libri di psicologia divulgativa per tutti: “I bambini non ve lo diranno mai ma i loro disegni si”; “Il tuo bambino lo dice con i colori”; “Mi disegni un albero?”; “Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini”, “Lo stress del terzo millennio ( Ed. Franco Angeli). Ha collaborato con quotidiani e riviste nazionali Mondadori e Rizzoli (Donna Moderna, Confidenze, Donna Informa, Insieme, il Giorno, Il Resto del Carlino. Collabora anche con testate online , quali Luuk Magazine e ZamTv.news.). Dal 1993 al 2001  è stata Direttore responsabile del mensile “La Tua Zona sud Milano”.  Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.paolafederici.com.

Per avere maggiori dettagli sugli incontri è possibile contattare lo 0276007804 / 0276007846 e consultare i siti www.scuolaeuropa.it – www.terapienaturali.com.

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La redazione del magazine “Le nuove Mamme”.Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell’Italia e del mondo, non solo mammesche.

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Corso Interpretazione del disegno infantile 2017 su richiesta a Milano e in altre città

Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini

Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini

Si tiene non solo  a Milano il  corso ideato dalla  dott.ssa Paola Federici, psicologa e psicoterapeuta, esperta di psicologia del disegno e della scrittura, oltre che psicopedagogista. Infatti il corso può essere richiestìo anche in altre città, da enti, associazioni, scuole, biblioteche, librerie o gruppi già formati che dispongono di una sede.

Il corso è specifico per operatori: psicologi e psicoterapeuti in particolare, ma possono partecipare anche pedagogisti clinici e alcuni altri operatori in scienze dell’educazione, previa richiesta e analisi del C.V.

La dott.ssa Federiuci tiene anche incontri specifici per genitori sul tema del disegno infantile e sull’utilità di saper osservare e capire la comunicazione delle emozioni attraverso il disegno.

Informazioni:

Contattare la docente per effettuare il corso in altre sedi e in altre città. Tel. 339.4632424 o scrivere a : paolafedera@gmail.com

La docente durante il corso a Milano il 14 maggio 2016

Il corso è stato ideato dalla dott.ssa Paola Federici , che è altresì autrice di una collana di testi editi dalla casa editrice “Franco Angeli”, i titoli sono ristampati da anni, alcuni hanno ottenuto notevole successo di lettori e richieste di presentazioni, in particolare l’ormai longseller : “I bambini non ve lo diranno mai, ma i disegni sì”, un libro molto pratico e corredato da disegni reali di bambini, che aiuta a capire i loro stati d’animo “non espressi”, i loro problemi , per aiutare sia i piccoli che i genitori a stare bene in famiglia. Il disegno test su cui il libro si basa è la “famiglia di animali” disegnata dai bambini, corredata da fiabe inventate dai piccoli disegnatori, e spiegate dall’autrice , che ne analizza i significati “dietro le quinte”.

Gli altri libri sono : “Il tuo bambino lo dice coi colori”,  “Mi disegni un albero?, e il manuale molto utile a educatori e psicologi , neuropsichiatri infantili  e psicoterapeuti “Gli adulti di fronte ai disegni dei bambini”.

Gli interessati ad avere informazioni e il programma, possono scrivere direttamente alla docente una mail indirizzata a : paolafedera@gmail.com, oppure telefonare al cellulare 339.4632424.

Il corso viene tenuto a Milano con almeno 8 -10 partecipanti,  e altre sedi su richiesta, presso scuole o locali adeguati.

E anche possibile richiedere il corso presso scuole, enti pubblici e privati, biblioteche, come  aggiornamento per insegnanti, educatori, come Master presso corsi di specializzazione e Università. Farne direttamente richiesta, la docente si sposta anche in altre città e regioni.

Il tuo bambino lo dice con i colori

Il tuo bambino lo dice con i colori

I bambini non ve lo diranno mai... ma i disegni Sì.

I bambini non ve lo diranno mai… ma i disegni Sì.

Mi disegni un albero? (Franco Angeli MI)

Mi disegni un albero? (Franco Angeli MI)

 

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Stili di vita anti-depressivi – Articolo della dott.ssa Paola Federici, psicologa a Binasco e sud Milano

Stili di vita anti-depressivi

Articolo della dott.ssa Paola Federici, psicologa a Binasco e sud Milano

Un percorso di psicoterapia può fornire dei modelli di risposta diversi dal ripiegamento depressivo su di sè, fare ciò che un genitore ottimista di solito fa coi propri figli: incoraggiare, mostrare esempi, gradualmente chiedere di fare piccole cose che la persona depressa non ha mai fatto prima, stimolare l’attività, l’iniziativa, i tentativi di autonomia, in luogo dell’iperprotezione, della paura, della passività. Insomma, se non si fa nulla per modificare le proprie abitudini e stile di vita, si sta remando contro la sanità psicofisica e si è a rischio depressione.

Andare in bicicletta è antidepressivoL’importanza dell’attività fisica costanteIl movimento fisico incrementa la secrezione di serotonina, come praticare uno sport con piacere, stare all’aria aperta, aprire le finestre quando c’è il sole e godere delle ore del giorno, anche semplicemente camminare o pedalare. Se una persona non esce, non prende aria, non vede nessuno e sta tutto il giorno in casa a ruminare sui propri trascorsi, sulle situazioni negative accadute, si rimane come si è.

Agire, prendere l’iniziativa, anche a costo di commettere qualche erroreSe non si sbaglia non si impara. Smettere di pensare al passato.Vivere nel presente e organizzare il domani.

Evitare di focalizzarsi sempre e solo sulle cause dell’attuale star male, che sono legate al passato. Cercare invece di modificare le risposte alla tristezza e agire di conseguenza, in modo graduale. L’individuazione delle cause reali può non essere semplice, sia per il medico, lo psicoterapeuta che per il paziente che cerca di autoanalizzarsi, perdendosi in rompicapi ossessivi da cui è difficile uscire da solo. E anche quando si è capito il motivo della depressione, se non si cercano strategie alternative si rimane depressi.

Pensare che nessuno è “sfortunato” in tutto e altri fortunati. A tutti accadono avvenimenti negativi. Eppure non tutti diventano depressi. E’ evidente che a fare la differenza è il tipo di risposta diverso dei non-depressi rispetto ai depressi.

La leggerezza è antidepressiva

La leggerezza è antidepressiva

La dott.ssa Paola Federici riceve a Binasco e a Milano. Per informazioni e richiesta di primo colloquio , tel. Al 339.4632424 o inviare sms. Oppure lasciare messaggio alla segr. Telefonica 02.9055510 . Oppure inviare una mail a: paolafedera@gmail.com

 

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Mini dizionario sui più comuni disturbi psicologici: la fobia di volare – Psicologa a Binasco

Fobia dell'aereo

Fobia dell’aereo

La fobia di volare e altre fobie. Cosa mascherano in realtà?

Articolo scritto dalla dott.ssa Paola Federici, Psicologa a Binasco 

La fobia di volare, come tutte le fobie, può derivare dall’osservazione di atteggiamenti ansiogeni in famiglia, in particolare nell’infanzia, riguardo allo stesso tipo di paura. Per esempio se mamma ha paura dei cani, o dei ragni, o  di volare, è facile che un figlio o una figlia apprenda questo comportamento. Non necessariamente, ma è una condizione molto comune l’apprendimento delle paure che i familiari trasmettono nel corso dell’infanzia.

E’ però anche vero che dietro a ogni fobia, quindi anche a quella di volare, c’è comunque anche una componente d’ansia, spesso mascherata. Per esempio, chi ha paura di volare può temere di perdere il controllo di sè e della sua vita, dei suoi impulsi, dei familiari e cosi via. Se ci pensiamo, volare è anche “fare affidamento” su qualcun altro, in questo caso sul pilota. Chi vuole mantenere il controllo della propria vita in modo rigido, tende a controllarne le situazioni, ad avere paura dei cambiamenti improvvisi, che creano forte ansia e attacchi di panico. Avere paura di volare richiede la capacità di lasciare andare il controllo , di fidarsi e affidarsi.

Più facile da comprendere l’esempio di chi ha paura di stare alla guida della propria auto e delega un’altra persona. Ma non si affida a chiunque, bensì solo al marito. Come dire che l’unica persona di cui si fida è lui, ma rimane inalterata la sua ansia e la sua paura di perdere il controllo dell’auto, cioè la paura di essere alla guida della propria vita.

Le fobie possono quindi nascondere il timore di confrontarsi con se stessi, con i propri obiettivi, per la paura di non riuscire a raggiungerli. Una sorta di autostima perennemente in discussione, una competizione continua con se stessi.

La fobia dell'ascensore

La fobia dell’ascensore

La fobia di prendere l’ascensore

Anche la fobia dell’ascensore ha dei significati simbolici, ma l’emozione che accomuna questa paura con quella del volo e l’attacco di ansia o, meglio, la paura della paura di avere l’ansia.

Un esempio: Una persona che sta per sostenere un colloquio di lavoro molto importante che potrebbe cambiare la sua vita con una posizione lavorativa molto più qualificata, finisce per impantanarsi nella palude della fobia di prendere l’ascensore. Bloccato dal terrore, non prenderà l’ascensore, perderà il colloquio della sua vita, rimarrà un oscuro impiegato, continuando a raccontare che ha perso la sua occasione.
Ma la fobia probabilmente era la paura mascherata della sua inadeguatezza non risolta, con la figura paterna? O con quella materna? Una scarsa autostima , un eccesso di doverizzazione che obbliga a essere sempre al top, ma che continuerà a condizionare la sua esistenza bloccandolo dietro all’ansia e alle fobie, ogniqualvolta l’occasione gli si presenta. Un valido paravento per non rivelare a se stesso che la sua vera grande paura è quella di non sentirsi all’altezza delle situazioni, degli altri, della posizione lavorativa dirigenziale…..che stava all’ultimo piano del palazzo….dove il suo ascensore non è mai arrivato!

La paura di volare e la paura dell’ascensore, articoli scritti dalla dott.ssa Paola Federici, psicologa psicoterapie brevi e mirate al problema . Cura dell’ansia, sotto le sue varie forme.

Tel. 02.9055510 (lasciare messaggio e n. telefonico,  oppure  tel 339.4632424. Inviare mail a: paolafedera@gmail.com per informazioni o chiedere un primo colloquio.

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Mini dizionario sui più comuni disturbi psicologici: l’insonnia, come curarla – Psicologa a Binasco

Insonnia

Insonnia

Insonnia

Articolo scritto dalla dott.ssa Paola Federici, psicologa psicoterapeuta a Binasco (Mi)

L’insonnia ha di solito un motivo o più motivazioni retrostanti. Se ci si riflette, ci si rende conto che quando non si dorme ci sono preoccupazioni non risolte nel lavoro o in famiglia, o stanno ingigantendo problemi in realtà risolvibili, solo che lo stress da sovraccarico spesso non consente di vedere le soluzioni. Prima di assumere farmaci, ecco delle strategie utili: camminare, svolgere attività piacevoli appena sia possibile, praticare lo sport preferito, evitare di isolarsi, sorridere alle banali contrarietà quotidiane, essere tolleranti verso se stessi e verso gli altri. Ristabilire un equilibrio nella quotidianità: lavoro, rapporti sociali e familiari, affetti, interessi. Esercizi di Training Autogeno possono essere molto utili per diminuire il disturbo, oltre a un percorso di psicoterapia, spesso anche di breve durata.

Contare le pecore o fare training autogeno

Contare le pecore o fare training autogeno?

Dott.ssa Paola Federici, esperta di Training Autogeno, Ipnosi, Psicoterapie brevi. Per un primo appuntamento di valutazione e diagnosi tel. al 339.4632424 o lasciare sms o inviare mail a : paolafedera@gmail.com

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Sconto 20% per il 2021 e 2022 a tutti i nuovi utenti

Tutta la famiglia si presenta dallo psicologo

Tutta la famiglia si presenta dallo psicologo

Tutti i servizi con uno sconto del 20% sulla tariffa base per i nuovi utenti 2021 e 2022: 

  •  colloqui di consulenza psicologica e i percorsi di psicoterapia invece di 80,00 saranno scontati a 64,00 euro l’uno per tutto il percorso necessario.

Si effettuano inoltre tests psicodiagnostici di personalità, tests cognitivi e di  Orientamento alle scuole superiori e Università.

E’ l’offerta del Centro Psicologico della dott.ssa Paola Federici, con sede a Binasco (Milano)

Succursale a Rapallo, via Priv. Sbarbaro, 14.

Ricordiamo agli utenti che è facile raggiungere Binasco: da Milano con pulman che parte da Famagosta ogni 20 minuti, in tangenziale in 8 minuti si è arrivati. Il nostro Centro è a due minuti a piedi dalla stazione dei pulman a Binasco.

Da Pavia i pulman sono frequentissimi, perchè tutti si fermano a Binasco.

In auto: da Milano tangenziale e uscita al primo casello (Binasco) – tempo 8-10 minuti

Da Pavia: statale PV-MI (tempo 15 minuti).

I paesi limitrofi sono collegati con pulman di linea.

Fissa il primo appuntamento
telefona al 339.4632424 oppure invia watsup

Se preferisci invia una breve mail sintetizzando , se vuoi, il problema. Oppure richiedi subito un appuntamento a:

paolafedera@gmail.com

Per informazioni siamo a disposizione per mail, watsup o telefonata.

Se non rispondiamo, scrivi un messaggio. Sarai richiamato a breve.

dott.ssa Paola Federici

CENTRO PSICOLOGICO

vicolo Martiri d’Ungheria .6 BINASCO (Mi)

via priv. Sbarbaro, 14 RAPALLO (Ge)

 

 

 

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Mini dizionario dei disturbi psicologici molto comuni: ansia e depressione, cosa sono e come si curano . Psicologa a Binasco e sud Milano

Molti soffrono d’ansia e non lo dicono….per vergogna!

Articolo della dott.ssa Paola Federici, Psicologa psicoterapeuta a Binasco e sud  Milano

ansiaEcco un breve elenco di sintomi e disturbi psicologici che sono molto più comuni di quanto la gente pensi: molti soffrono d’ansia e non lo dicono, un certo numero di persone ha o ha avuto nel corso della vita attacchi di panico, ma poichè se ne vergogna, non lo dice. E così abbiamo pensato di fare una sorta di elenco dei disturbi più comuni….non perchè “mal comune mezzo gaudio”, bensì perchè rendersene conto può dare la spinta necessaria a farsi aiutare e risolvere una volta per tutte. Troverete una breve descrizione di quanto accade per ogni disturbo, talvolta con qualche esempio.

Se qualcuno vuole inviarci le proprie esperienze (inviandoci una mail o compilando il modulo allegato nel link “scrivi alla psicologa”), tratteremo l’argomento. Ovviamente, tutto sarà nell’anonimato. Potete firmare solo con le iniziali o un nome di fantasia.

Ansia

L’ansia è una delle componenti più comuni di altre sindromi nevrotiche: la depressione ad esempio è spesso definita come sindrome ansioso-depressiva, l’ansia è amplificata negli attacchi di panico, è parte integrante nelle fobie di qualsiasi tipo (paura di volare, paura dei luoghi chiusi o aperti, paura di salire in ascensore, di guidare l’auto ecc.). Le strategie che utilizzo sono di tipo cognitivo comportamentale e antistress,  inizialmente hanno lo scopo di “tamponare” l’ansia, in modo di consentire in seguito di avere tempo di pensare e agire seguendo un percorso insieme al terapeuta e seguito in modo graduale.

Depressione

La depressione, come dice il famoso psicoterapeuta americano Michael Yapko, autore del libro “ Rompere gli schemi della depressione “, del quale sono stata allieva, ” La depressione è un insieme di risposte comportamentali che spesso sono apprese” . L’apprendimento quasi sempre avviene in famiglia, basta un genitore depresso e nell’infanzia, quando non si hanno ancora risorse sufficienti  e i genitori sono percepiti come onnipotenti,  si apprende a reagire alle situazioni della vita in modo depressivo. Per superare la depressione, da adulti talvolta basta lavorare su modi diversi di “pensare” e quindi di “agire”. Occorre ovviamente un periodo di allenamento graduale, perchè si richiede alla mente di “modificare” alcune risposte alle situazioni che dopo mesi o anche anni, arrivano in modo talmente automatico da non rendersene nemmeno conto.

Il lavoro, anzi l‘allenamento, ha lo scopo di diminuire le risposte automatiche in modo graduale e sostituirle via via con risposte più utili e costruttive per la sicurezza e l’autostima della persona. Ogni modifica costituirà anche una gratificazione per il depresso che man mano  impara che “è possibile” cambiare le proprie risposte e che i benefici sono di gran lunga più gratificanti dei sintomi. L’obiettivo è che la persona raggiunga la completa autonomia di vita.

Questo “allenamento” è il percorso guidato che si fa in psicoterapia cognitivo comportamentale. Non c’è niente di misterioso e magico nella depressione e nell’ansia, sono risposte che si possono modificare con uno specifico allenamento emotivo e mentale.

Difficile il fai da te, consigliabile affidarsi a un espertodepressione 2

Dott.ssa Paola Federici, psicoterapia cognitivo comportamentale, psicoterapie brevi e autogene ,riceve a Binasco (Mi) e a Milano. Tel. 339.4632424 – o mail a: paolafedera@gmail.com

 

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